Noia

Aburrimiento

el gesticular entre las manos del hombre y las patas del León alude el concepto de un profundo aburrimiento casi como Heidegger que describió una analogía entre el aturdimiento del animal y el estado de ánimo del aburrimiento, considerados del filósofo fundamentales para filosofar. ( http://www.maurofolci.it/language/it/noia/ )

Imagen de Mauro Folci

21 Jun 2014
Por Mauro Folci

NOIA

Video3’33”

 

Il gesticolare tra le mani dell'uomo e le zampe del leone allude al concetto di noia profonda così come l’ha descritta Heidegger intuendo un’analogia tra lo stordimento dell’animale e lo stato d’animo della noia, ritenuto dal filosofo fondamentale per ogni filosofare. Heidegger parla di noia per capire cos’è mondo per l’essere umano e a tal fine distingue l’ambiente dell’animale dal mondo umano. L’animale vive in un ambiente nel senso che non ha una relazione con degli enti in quanto tali, ma solo in quanto suoi disinibitori ossia come attivatori di suoi istinti specifici; le cose dunque gli sfuggono nella loro essenza. L’animale è stordito dall’ambiente, è assorbito da esso e sospinto senza sosta da una molteplicità istintuale. L’essere umano vive in un mondo, o meglio è costruttore del mondo, proprio perché a differenza dell’animale non ha un ambiente che lo avvolge come una protesi, essendo carente di istinti specializzati. Nello stato d’animo della noia però, all’uomo si rivela un rapporto con il mondo che è vicino a quello dell’animale con l’ambiente: sostiene Heidegger che in questo stato d’animo vi è un venir meno dell’ente in quanto tale, ovvero nella noia profonda l’ente si ritrae, non ha più nulla da dirci e ci lascia vuoti. L’ente si ritrae lasciandoci vuoti, e siamo tenuti in sospeso dal tempo perché viene meno il suo naturale scorrere secondo l’articolazione di passato, presente e futuro che non sono altro che la modalità per scandire il ritmo del nostro agire. Il tempo ci incanta e incatena nella sua essenza disarticolata e proprio in questa condizione di inattività il tempo ci rinfaccia tutte le possibilità che giacciono inutilizzate. Per questo si può ritenere che lo stato d’animo della noia esprima al massimo il concetto di potenza tanto che Heidegger parla addirittura di ultrapotenza.

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